Boccaccio - Fiammetta - 1533

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LA BIONDA FIAMMETTA, L'AMORE MISTERIOSO DEL BOCCACCIO
Siamo nel 1327 e un giovane poeta, trascinato da un padre severo e ansioso di introdurlo nel mondo della finanza, approda a Napoli senza troppo entusiasmo. L’arrivo in città, però, segna per il giovane Boccaccio un momento di grande scoperta: tra i vicoletti stretti e disordinati del Regno, Giovanni scopre la sua più grande vocazione. La parentesi napoletana è per il poeta un periodo di grandi letture ma anche di ispirazione e sentimento: alla Corte dei D’Angiò, il giovane apprende delle abitudini e delle usanze del posto, restando folgorato dall’energia dei suoi abitanti e lasciandosi ispirare dalla presenza del mare. È in questo periodo di grande fioritura spirituale che avviene l’incontro con la napoletana Fiammetta, la donna che segnò per sempre la vita artistica dell’uomo.
Brunet, 1 - 232; Graesse 1 - 452; Gamba, 195.
In vendita online un'ed. precedente a 2.588 euro.

CONTENTS
Nome con cui Boccaccio rappresentò e celebrò, in quasi tutte le sue opere di fantasia, la sua donna poetica. Che alla base di questa rappresentazione ci fosse un'esperienza autobiografica, è certo; ma non meno certo è che questa è trasfigurata secondo moduli della tradizione narrativa medievale. Una lunga tradizione identifica Fiammetta con Maria, figlia naturale di re Roberto d'Angiò, sposata a un membro della famiglia d'Aquino. Ma l'esistenza storica di una Maria d'Aquino non è confermata da alcun documento. Il Boccaccio ci racconta di essersi innamorato di lei un sabato santo nella chiesa di S. Lorenzo a Napoli (si noti la persistenza del modulo letterario già dantesco e petrarchesco), d'esserne stato riamato, poi tradito.

A fare da scenografia a questa memorabile occasione, la meravigliosa chiesa di San Lorenzo Maggiore. I primi sguardi della nobildonna e il poeta fiorentino ebbero luogo, come raccontato dallo stesso, nel giorno del sabato santo. Come narrato nella “Elegia di Madonna Fiammetta I” il sentimento tra i due fu immediato e nel corso del tempo ispirò all’autore tanti altri teneri componimenti: alla ragazza sono infatti destinati i versi del Filostrato e del Teseida, ma anche quelli del Filocolo e dell’Ameto dove le vengono cuciti addosso dei personaggi. Fiammetta diviene nella fantasia di Boccaccio anche una delle novellatrici del Decameron e ricomparein seguito nell’Amorosa visione.

Storici e studiosi individuano la figura della musa di Boccaccio in Maria, la bellissima figlia di Roberto D’Angiò. Il nome attribuitole è un riferimento all’ardore che ella suscita nel petto del poeta: lo stesso che Napoli ha acceso con le sue mille o più sfumature. Oggi possiamo infatti dire che Fiammetta rappresenta il punto in cui culminano tutti i sentimenti provati da Boccaccio durante la parentesi angioina. La nobildonna entra in rappresentanza dei sentimenti che il poeta prova per la città, divenendo emblema della sua vibrante energia e simbolo di quella soffusa tenerezza che, levandosi dal mare, giunge fino ai vicoli dei quartieri più impervi.
Boccaccio fu anche per questa ragione un testimone prezioso del suo tempo: alle sue incredibili doti di narratore oggi dobbiamo i più grandi racconti della Napoli Angioina.

CONDITION REPORT
Legatura in pergamena. Titolo inciso in oro al dorso. Le pagine interne non presentano particolari segni di usura ne di macchie. Buono stato di mantenimento dell’opera. Bella copia, completa, pulita e ordinata. Pp. (2); 2nn. 220; (6). Marca tipografica dei Giunta al colophon.

FULL TITLES & AUTHORS
Fiammetta del Boccacio
Fiorenza, per Bernardo di Philippo di Giunta. 1533
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Luogo: Umbria - Perugia

Aggiunto a 13 giorni fa e scade il 4 June
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