(Settecentina Agiografia) BACCI, P. G., VITA DI S. FILIPPO NERIhellipIn Torino, Franc

120 EUR

BACCI, Pietro Giacomo (P.), VITA DI S. FILIPPO NERI FIORENTINO Fondatore della Congregazione dell’Oratorio…Ed accresciuta di molti Fatti, e Detti del Santo, cavati da’ Processi della sua Canonizzazione. In Torino, Nella Stamperia di Francesco Mairesse, all’Insegna di Santa Teresa di Gesù, 1757.

In-4° (cm. 23 x 19). Pp. 2 (Ritr.) + pp.nn. 2 + 400. Ritratto di S. Filippo Neri inciso in rame su carta pesante (“Stagnon sculpsit Taurini 1757”). Testo in volgare su due colonne. Iniziali xilografiche ornate. Rilegatura professionale moderna in piena ecopelle; dorso con piccoli fregi, anno di edizione e titolo in oro. Ex-libris ed etichetta del rilegatore (Bottega Fagnola… Torino) al margine inferiore destro della sguardia posteriore. Esemplare leggermente rimarginato. Per il resto freschissimo esemplare senza pecche. Conservate le sguardie originali sulla prima delle quali figura un’interessante lunga scritta dedicatoria di nobile famiglia aostana e piemontese, datata 1825.


BACCI, Giacomo Pietro. - Nacque in Arezzo, circa il 1575, da antica e nobile famiglia, che produsse altri letterati fino ai giorni nostri (si credette anche, un tempo, discendesse da essa, come illegittimo, Pietro Aretino). Dopo essere stato ordinato prete, entrò nella congregazione dell'Oratorio di Roma il 26 nov. 1604 e fu ammesso alla prima probazione il 30 dicembre successivo. Ebbe fama erudita e letteraria.
L’opera che gli diede vastamente nome fu la vita di S. Filippo Neri, composta per la canonizzazione e pubblicata nell'anno di questa, 1622.
Egli, che non aveva incontrato in persona il santo, poté attingerne le memorie dai molti che erano vissuti con lui, tra gli altri dal suo primo biografo Antonio Gallonio (morto nel maggio 1605) e da Pietro Consolini, diligente e amoroso depositario delle tradizioni filippine. Soprattutto attinse al copioso materiale testimoniale che si andò adunando nei processi canonici, iniziati subito dopo la morte del santo, e in una congerie di documenti vari affluiti alla Vallicella. In luogo dell'ordine cronologico, seguito dal Gallonio, scelse quello sistematico-morale (l. I, vita di Filippo fino al 1583; l. II, virtù; l. III, doni; l. IV, ultimo tempo e morte; l. V, parte I e II, miracoli in vita e in morte). La disposizione, rispondente in linea generale ai metodi canonici processuali, fu osservata dal biografo con rigorosa ingegnosità, mediante una vera e propria catalogazione dei fatti, delle virtù e dei miracoli secondo elementi simili, anche solo esterni. Ma ciò che di meccanico è nel procedimento viene riscattato dal calore della pietà e dalla piacevolezza del narratore. Si spiega così la fortuna realmente straordinaria dell'opera, durante tre secoli. Morì alla Vallicella, a ottantun anni, il 9 febbraio 1656.


Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 – Roma, 26 maggio 1595) è stato un presbitero, educatore e attivista italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fiorentino d'origine, si trasferì, ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una città corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l'appellativo di «secondo apostolo di Roma».
Radunò attorno a sé un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto l'Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575.
Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il «santo della gioia» o il «giullare di Dio». Chiudi

Tel: 3474515616

Luogo: Piemonte - Torino

Aggiunto a 19 giorni fa e scade il 12 June
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