Henrico Caterino Davila - Historia delle guerre civili di Francia di Henrico Caterino Davila, nella quale si contengono... - 1646

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Historia delle guerre civili di francia di henrico caterino davila, nella quale si contengono le operationi di quattro re, Francesco II Carlo IX Henrico III & Henrico IV cognominato il grande. con l'indice delle cose più notabili.

Editore: Appresso Giovanni Berthelin, La Corte Di Palazzo, In Venetia, 1646.
Folio IN 2° (368 X 232 MM); PAGINE: [4], 757, [14 INDICE]. Marca tipografica al frontespizio stampato in rosso e nero. Timbri in rosso nel frontespizio riportanti "New York Historical Society".
Intonso l'interno, come nuovo, ma NUOVA LA LEGATURA identica all'originale integralmente in PERGAMENA effettuata nel 2009.
Presente dedica in prima pagina vergata da donatore dell'opera alla New York Historical Society datata 1819.


Enrico (Arrigo) Caterino Davila (Piove di Sacco, 1576 – San Michele, 1631), militare, scrittore e storico, deve i suoi due nomi al rispetto nutrito dal padre per Enrico III di Francia e per la regina Caterina de’ Medici, nella cui corte il giovane Davila trascorse molti anni, partecipando alle guerre di religione tra le file della fazione cattolica. Tornato a Padova nel 1599, fu al servizio della Repubblica di Venezia, ricoprendo con successo numerosi incarichi militari. Mori’ assassinato nei pressi di Verona mentre era in viaggio da Venezia a Crema per assumere il comando di quella guarnigione. E’ autore della apprezzata Historia delle guerre civili di Francia, edita nel 1630.
L'opera ebbe infatti molto successo. «La tecnica storiografica del Davila è quella del Guicciardini, come guicciardiniana è un po' tutta la ricerca delle cause degli eventi, ma l'atmosfera in cui vivono i suoi personaggi è quella del pessimismo etico del Machiavelli e del suo realismo senza pietà. Secondo il Davila nelle guerre di religione la «difesa della fede» fu un pretesto per conservare il proprio stato, ossia uffici e benefici. Se i Guisa erano riusciti negli anni precedenti a tirare alla loro devozione «infinite persone obbligate strettamente da' favori, da' benefici, dalle ricchezze e dalle dignità per loro mezzo ottenute», i Condé, dal canto loro, per confermare la loro potenza, avevano «tirato a sé con l'ostentazione della libertà e con l'offerta di carichi e di potenza tutti gli animi de' malcontenti, e tutti gli spiriti sollevati, i quali inviluppati una volta non si potevano più distaccare» Chiudi

Luogo: Marche - Ancona

Aggiunto a 14 giorni fa e scade il 30 May
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